giovedì 1 dicembre 2011

La solitudine

Sono nella mia stanza e dentro ci sono solo cose mute. Nessuno con cui parlare. I libri sono muti, anche perché non c'è nessun Sognatore a spiegarmeli o a illudermi che potrebbero piacermi. I fumetti sono muti, nonostante i loro colori. Lo stereo è muto, perché non ho voglia di accenderlo. Il pc è muto, perché quello schermo, così profondo da averci dentro il mondo intero, se lo guardi di profilo è solo uno schermo piatto. E ti chiedi come faccia a contenere tutto quel mondo, tutto quel mare, se è così piatto. Nella mia stanza oggi tutto è muto. Ma non voglio scappare. Voglio resistere. Nella mia stanza oggi la tristezza sta entrando a ondate. Cerco di arginarla con una spugna. Faccio ridere. Resisto qualche minuto, poi la paura sale, e sono un naufrago al centro di un oceano di solitudine.
Bianca come il latte rossa come il sangue"
Alessandro  D'Avenia    .

2 commenti:

  1. Quando ci sentiamo soli pensiamo di essere stati abbandonati da tutti soprattutto da Dio e invece è proprio nei momenti di difficoltà, di paura, di incertezze e di solitudine che Lui è lì presente, sempre. Non lo vediamo solo per il semplice motivo che lui ci sta portando in braccio.

    RispondiElimina
  2. Mi piace molto questo progetto.

    Piace anche a me appuntare le frasi dei libri che mi colpiscono...è un modo per portarle con me, per non perderle, per "ripensarle".
    Forse perchè dicono a parole quello che ho sempre pensato o sentito; sono in qualche modo una boccata d'ossigeno, la soluzione di un problema, l'incontro di un amico e l'evidenza che non siamo mai veramente soli...

    RispondiElimina