venerdì 9 marzo 2012

Under pressure

Mi sembra veramente attuale...
sono passati 30 anni
Sbalorditivo!!!





La pressione ti schiaccia, nessuno chiederebbe di stare
Sotto una pressione che brucia un palazzo fino a distruggerlo
Che scioglie una famiglia
Che caccia la gente per strada
E’ il terrore di sapere
Cosa significa veramente questo mondo
Stare a guardare dei buoni amici
Urlare, lasciate che io esca
Pregare il domani, mi tiene su
Pressione sulla gente, gente di strada
Fino a esplodere, mi fa impazzire
Questi sono i giorni
In cui le disgrazie non finiscono mai
Gente di strada, gente di strada
E’ il terrore di sapere
Cosa significa veramente questo mondo
Stare a guardare dei buoni amici
Urlare, lasciate che io esca
Pregare il domani, mi tira su
Pressione sulla gente, gente in strada
Far finta di non vedere
Rimanere neutrali, ma non funziona
Proporsi con un po’ d’amore, ma è così ferito e offeso
Perché, perché, perché
Amore
Sotto pressione, noi emaniamo strane risate
Non potremmo dare a noi stessi un’altra chance
Non potremmo dare all’amore quella chance
Perché non potremmo darla all’amore?
Perché l’amore oramai è una parola fuori moda
E l’amore ti sfida e prenderti cura della
Gente sull’orlo della notte
E l’amore ti sfida a cambiare
Il mondo di
Preoccuparci di noi stessi
Questo è il nostro ultimo ballo
Questo è il nostro ultimo ballo
Questi siamo noi
Sotto pressione
Sotto pressione
Pressione 

venerdì 2 marzo 2012

giovedì 15 dicembre 2011

Solo per augurarvi buon Natale


E' quasi Natale e a Bologna che freddo che fa Io parto da Milano per passarlo con mamma e papà Il mondo forse no, non è cambiato mai e pace in terra no non c'é e non ci sarà perché noi non siamo uomini di buona volontà Non so perché questo lusso di cartone se razzismo guerra e fame ancora uccidon le persone. Lo sai cos'é, dovremmo stringerci le mani ... O é Natale tutti i giorni o non é Natale mai... E intanto i negozi brillano e brilla la TV e le offerte speciali e i nostri dischi si vendono di più Il mondo forse no, non é cambiato mai e pace in terra forse un giorno ci sarà perché il mondo ha molto tempo, ha tempo molto più di noi E intanto noi ci facciamo i regali il giorno che è nato Cristo arricchiamo gl'industriali e intanto noi ci mangiamo i panettoni il giorno che è nato Cristo diventiamo più ciccioni Lo sai cos'é, dovremmo stringerci le mani ... O é Natale tutti i giorni o non é Natale mai ... O é Natale tutti i giorni o non é Natale mai

giovedì 1 dicembre 2011

La solitudine

Sono nella mia stanza e dentro ci sono solo cose mute. Nessuno con cui parlare. I libri sono muti, anche perché non c'è nessun Sognatore a spiegarmeli o a illudermi che potrebbero piacermi. I fumetti sono muti, nonostante i loro colori. Lo stereo è muto, perché non ho voglia di accenderlo. Il pc è muto, perché quello schermo, così profondo da averci dentro il mondo intero, se lo guardi di profilo è solo uno schermo piatto. E ti chiedi come faccia a contenere tutto quel mondo, tutto quel mare, se è così piatto. Nella mia stanza oggi tutto è muto. Ma non voglio scappare. Voglio resistere. Nella mia stanza oggi la tristezza sta entrando a ondate. Cerco di arginarla con una spugna. Faccio ridere. Resisto qualche minuto, poi la paura sale, e sono un naufrago al centro di un oceano di solitudine.
Bianca come il latte rossa come il sangue"
Alessandro  D'Avenia    .

mercoledì 30 novembre 2011

I sogni 2

I so­gni sono come le stelle: le vedi brillare tutte quando le luci artificiali si spengono, eppure stavano lì anche prima. Eri tu a non vederle, per il troppo chiasso del­le altre luci. 

"Bianca come il latte rossa come il sangue"
Alessandro  D'Avenia    .

martedì 22 novembre 2011

I sogni

Bruciare i sogni è il segreto per abbattere definitivamente i propri ne­mici, perché non trovino più la forza di rialzarsi e ri­cominciare. Non sognino le cose belle delle loro cit­tà, delle vite altrui, non sognino i racconti di altri, così pieni di libertà e di amore. Non sognino più nulla. 
Se non permetti alle persone di sognare, le rendi schiave. 
"Bianca come il latte rossa come il sangue"
Alessandro  D'Avenia    .

lunedì 21 novembre 2011

Parlare con Dio


Martin Buber: «Se credere in Dio significa poter parlare di lui in terza persona, non credo in Dio. Se credere in lui significa potergli parlare, allora credo in Dio». Oggi i cristiani sanno parlare di Dio; ma sanno anche, come nelle generazioni cristiane passate, par­lare a Dio?
"Perché pregare, come pregare"
Enzo Bianchi  .